11 mar 2015

Il giorno in cui tutto cambio'.

Stavo guardando un programma televisivo in cui c'era una coppia alla vigilia della nascita del loro primogenito. Lei splendida, con una panciona enorme e un sorriso meraviglioso stampato sul volto. Lui entusiasta della imminente nascita del figlio, facendo mille considerazioni circa i cambiamenti che la loro vita avrebbe subito da li a poco. E io, da questa parte dello schermo, pensando: "Se credi che la tua vita cambierà, aspetta fino alla nascita di tuo figlio. Perché per quanto tu stia immaginando, non hai la minima idea di quel che accadra' fino a quando non accade davvero".

La mia mente e' tornata al giorno in cui Lorenzo è nato. Forse perché so che non potro' mai vivere un'altra volta un giorno come QUEL giorno. Il giorno in cui tutto cambio'. Oggi, un anno e mezzo più tardi, mi rendo conto che e' stato l'inizio della piu' grande trasformazione che io abbia mai vissuto. Una metamorfosi dalla quale non si può tornare indietro. E non sto parlando del mio corpo (perché questa è la parte che e' cambiata di meno), parlo del mio cuore.



Il giorno in cui nasce un figlio è quello in cui si smette di essere accuditi per accudire.  Non si è più protetti, bensi' si protegge. E questo rende stanchi, insicuri, fa male, a volte fa soffrire, a volte piangere. E' come se qualcuno avesse dato una martellata al tuo cuore per rompere tutto il guscio duro che lo ricopre. Perché e' necessario aprirlo, in modo da poter imparare ad amare veramente! Pensiamo che non saremo in grado di far fronte a questo cambiamento, che non avremo mai piu' un momento di pace, che la nostra vita si ridurra' alla routine quotidiana (pesante) dei primi mesi.

Il giorno in cui nasce un figlio e' quello in cui inizia l'ambivalenza della maternita'. Che se da un lato ti riempie la vita, dall'altro e' estenuante. Mette a dura prova la fiducia, la pazienza, ed e' un costante esercizio per il cuore. In cambio, pero', la fiducia e la pazienza sono piu' forti ed il cuore piu' grande. Anche se a volte si raggiunge il limite, la soglia di sopportazione sembra aumentare sempre di piu'.

Il giorno in cui nasce un figlio è quello in cui nasce una mamma e da quel giorno inizia lentamente a morire la donna che c'era prima per far posto ad una persona migliore. Perché nel momento in cui il guscio si rompe, si scoprono la forza ed il coraggio di essere la madre che quel cucciolo ha bisogno di avere. E ti rendi conto che c'è un solo cammino da seguire: in avanti! 
Dici addio a chi eri, con la certezza di essere cambiata in meglio. E pur nella consapevolezza che quel bimbo crescera', diventera' indipendente e seguira' il cammino della sua vita, noi mamme sappiamo che non torneremo mai piu' ad essere quelle di prima. Perche' decidere di avere un figlio e' una scelta radicale. E' decidere di avere per sempre il proprio cuore che cammina per il mondo, fuori dal proprio corpo.




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