20 mar 2015

Siamo mamme reali

C'era una volta una mamma che non era bella quanto una top-model, ne si vestiva con abiti firmati o usava gioielli preziosi. Ma quando si guardava allo specchio pensava che non era poi male quello che vedeva riflesso. Si sentiva in armonia con il suo corpo, pur non frequentando palestre e centri estetici. Finche' un giorno divento' mamma. Per tre anni (no, non furono 3 mesi bensi' 3 ANNI!) semplicemente non ebbe tempo di guardarsi, perche' la sua preoccupazione principale era esclusivamente suo figlio e questo assorbiva tutte le sue giornate (e le sue energie!). Il bimbo, all'inizio cosi' piccolo ed indifeso, crebbe e smise di aver bisogno della sua mamma 24 ore su 24. E cosi' finalmente lei riacquisto' un po' di tempo per se stessa! Inizio' a guardarsi attentamente allo specchio come faceva 3 anni prima e.... si spavento'! Perche' quello che vedeva era una donna molto molto diversa, e non riusciva piu' a pensare che dopo tutto non era poi tanto male.

La donna di questa storia e' una mia amica, il cui figlio di 3 anni da qualche mese ha iniziato a frequentare la scuola materna. Non so voi ma io mi sono molto identificata nella sua esperienza. Da 20 mesi non mi prendo piu' cura di me stessa come facevo un tempo. Ho smesso di osservarmi allo specchio, di truccarmi, di tenere i capelli sempre in ordine (vado dal parrucchiere una volta l'anno!), di farmi la ceretta dall'estetista, di comprare vestiti e scarpe nuove... Credo che questa fase sia naturale, quando si passa dal prendersi cura esclusivamente di se stesse ad accudire un bimbo a volte ci si dimentica di noi. La gravidanza modifica il nostro corpo, il post parto porta con se una terribile perdita di capelli, le occhiaie arrivano e parliamo di quegli orribili reggiseni per l'allattamento... La ragazza che eravamo viene messa da parte inevitabilmente.... 

Be', in realta' non succede a tutte le mamme. Ci sono quelle che riescono a curarsi e sistemarsi nonostante i figli (tanto di cappello!). Ci sono altre che gia' a pochi mesi dal parto tornano in forma smagliante, spesso con l'aiuto di costosi professionisti e delegando ad altri le cure dei bimbi... Ed e' proprio qui che i confronti scattano! L'immagine di noi stesse che vediamo allo specchio non assomiglia per nulla a quelle postate nei vari social network da numerose neo-mamme. A quel punto sorge il pensiero " Che peccato che io non sia piu' quella di prima."
Anche io ho avuto questo pensiero varie volte, ma da un po' ho iniziato a cambiare idea in merito e a convincermi che le cose non devono necessariamente essere cosi'. Che questa frustrazione non deve fare parte della mia quotidianita', anche se la maternita' ha lasciato i suoi segni. Per questo posto la seguente foto:



Perche' mi piace vedere le foto delle bloggers (e non) che seguono la moda. Tutto e' bellissimo, fashion, colorato, perfetto! Ma qui in casa non c'e' il look del giorno, io non viaggio ogni settimana per un paese diverso, ne' uso borse da migliaia di euro o mi avvalgo di professionisti della bellezza femminile.
E anche se la situazione e' questa, non vuol dire che io non possa guardarmi allo specchio ogni giorno, indossare il mio sorriso migliore e vedere la bellezza reale di una mamma reale!
Questa sono io, appena svegliata, con i miei capelli frettolosamente raccolti in una treccia, senza trucco ne lenti a contatto,  godendomi il sole al parco insieme al mio piccolo dopo aver trascorso una settimana in casa a causa della pioggia. Io credo nella bellezza di tutte le mamme, una bellezza che va al di la degli abiti che indossiamo, degli accessori che usiamo, del make-up e di qualche borsa sotto gli occhi... e voi?




11 mar 2015

Il giorno in cui tutto cambio'.

Stavo guardando un programma televisivo in cui c'era una coppia alla vigilia della nascita del loro primogenito. Lei splendida, con una panciona enorme e un sorriso meraviglioso stampato sul volto. Lui entusiasta della imminente nascita del figlio, facendo mille considerazioni circa i cambiamenti che la loro vita avrebbe subito da li a poco. E io, da questa parte dello schermo, pensando: "Se credi che la tua vita cambierà, aspetta fino alla nascita di tuo figlio. Perché per quanto tu stia immaginando, non hai la minima idea di quel che accadra' fino a quando non accade davvero".

La mia mente e' tornata al giorno in cui Lorenzo è nato. Forse perché so che non potro' mai vivere un'altra volta un giorno come QUEL giorno. Il giorno in cui tutto cambio'. Oggi, un anno e mezzo più tardi, mi rendo conto che e' stato l'inizio della piu' grande trasformazione che io abbia mai vissuto. Una metamorfosi dalla quale non si può tornare indietro. E non sto parlando del mio corpo (perché questa è la parte che e' cambiata di meno), parlo del mio cuore.



Il giorno in cui nasce un figlio è quello in cui si smette di essere accuditi per accudire.  Non si è più protetti, bensi' si protegge. E questo rende stanchi, insicuri, fa male, a volte fa soffrire, a volte piangere. E' come se qualcuno avesse dato una martellata al tuo cuore per rompere tutto il guscio duro che lo ricopre. Perché e' necessario aprirlo, in modo da poter imparare ad amare veramente! Pensiamo che non saremo in grado di far fronte a questo cambiamento, che non avremo mai piu' un momento di pace, che la nostra vita si ridurra' alla routine quotidiana (pesante) dei primi mesi.

Il giorno in cui nasce un figlio e' quello in cui inizia l'ambivalenza della maternita'. Che se da un lato ti riempie la vita, dall'altro e' estenuante. Mette a dura prova la fiducia, la pazienza, ed e' un costante esercizio per il cuore. In cambio, pero', la fiducia e la pazienza sono piu' forti ed il cuore piu' grande. Anche se a volte si raggiunge il limite, la soglia di sopportazione sembra aumentare sempre di piu'.

Il giorno in cui nasce un figlio è quello in cui nasce una mamma e da quel giorno inizia lentamente a morire la donna che c'era prima per far posto ad una persona migliore. Perché nel momento in cui il guscio si rompe, si scoprono la forza ed il coraggio di essere la madre che quel cucciolo ha bisogno di avere. E ti rendi conto che c'è un solo cammino da seguire: in avanti! 
Dici addio a chi eri, con la certezza di essere cambiata in meglio. E pur nella consapevolezza che quel bimbo crescera', diventera' indipendente e seguira' il cammino della sua vita, noi mamme sappiamo che non torneremo mai piu' ad essere quelle di prima. Perche' decidere di avere un figlio e' una scelta radicale. E' decidere di avere per sempre il proprio cuore che cammina per il mondo, fuori dal proprio corpo.




8 mar 2015

Come riuscire a fare tutto? Ecco come ho organizzato la mia intera vita in 10 step!

Oggi, 8 Marzo, Festa della Donna, ho pensato di condividere con voi un post che ho scovato di recente nel web e ho semplicemento ADORATO dal momento che mi rispecchia moltissimo!

Mi capita spesso di sentirmi dire, nella vita, nei commenti al blog, su facebook la frase “Ma come fai a fare tutto?”
Come fai ad avere il tempo di cucinare e postare le ricette nei blog, ad inventare giochi creativi con i bambini, ad uscire, a gestire la casa, il marito, il cane, e trovare anche il tempo per disegnare, scrivere, leggere libri, lavorare e giocare ai videogame?
Qualche tempo fa una mia amica mi ha posto di nuovo la domanda sulla mia bacheca di Facebook e oltre a risponderle li' mi e' venuta anche l'idea di fare un post sul blog per rispondere una volta per tutte alla domanda.
Bene, oggi vi svelerò il mio segreto! Seguite i miei consigli e sarete anche voi delle supermamme com i poteri speciali.
Solo una raccomandazione, LEGGETE L'ARTICOLO FINO ALLA FINE.
Vi diro' come ho organizzato la mia intera vita pianificando routine e strategie per ogni cosa.

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1) Ho scritto e catalogato abbastanza ricette salutari, facili ed economiche da poter avere un menu' diverso per ogni settimana dell'anno. Ho scritto e stampato questi menu' con gia' pronta per ogni settimana la lista della spesa da fare. In questo modo non devo piu' pensare a cosa si mangia per il resto dell'anno!

2) Decluttering e minimal. Non c'e' piu' niente nella mia casa che in famiglia non usiamo realmente. Ho passato giornate a riempire scatoloni chiedendomi "L'ho usato negli ultimi 6 mesi?" e se la risposta era NO l'oggetto finiva nella spazzatura o in regalo.

3) Tutto quello che è rimasto l’ho sistemato in modo ordinato in dei graziosi contenitori, tutti rigorosamente contrassegnati da etichette personalizzate e belle da vedere!
Inoltre su una lista ho catalogato TUTTO ciò che è presente in casa e dove si trova, in questo modo se qualcuno sta cercando qualcosa e non ricorda in quale contenitore o punto della casa si trova, gli basta guardare sulla lista.

4) Ho un'agenda settimanale in cui ho pianificato qualsiasi attivita': quando si gioca, quando si fanno i lavori domestici, quando curare il blog, quando andare al parco, quando mangiare, quando guardare la tv ovviamente quando e come svolgere i  miei esercizi fisici giornalieri! Perche' anche l'attivita' fisica e' importante.

5) Per le giornate in casa abbiamo una routine fissa che i bambini possono e devono seguire che include cose come l'ora dell'arte, l'ora dei libri, l'ora della merenda, l'ora degli esercizi di prescrittura. Niente e' lasciato al caso, tutto diventa routine e i capricci non esistono piu'!

6) Per i momenti in cui devo fare qualcosa ma i bambini non vogliono lasciarmi tranquilla ho messo insieme alcuni kit per giochi tranquilli e autonomi (ce n'e' uno diverso per ogni giorno della settimana cosi' non si annoiano). Non ci si annoia mai tra audiolibri registrati personalmente da me, libri-gioco in feltro (anche questi homemade), busybags, schede educative da completare ecc...

7) Grazie all'agenda Kakebo tengo sotto controllo tutte le spese, le entrate e le uscite, e risparmio un sacco di soldi che posso devolvere in beneficenza! Mentre grazie al metodo flylady che seguo scrupolosamente tutta la mia casa è perfettamente ordinata, pulita e profumata.

8) Grazie ad App come Evernote, Wunderlist e Google calendar e all'agenda cartacea sempre ben aggiornata non perdo piu' nessun appuntamento, impegno o compleanno! E in ogni caso, se spuntasse fuori una festa imprevista dovete sapere che ho un armadio pieno di regali gia' pronti e incartati (con tanto di biglietto pronto da compilare) per le varie occasioni (compleanno bambino, bambina, adulti, ragazzi, regalo maestre!)

9) Ho digitalizzato e stampato sotto forma di fotolibri tutti i disegni dei bambini, cosi' non c'e' piu' il problema delle tonnellate di fogli in giro per casa che non si sa mai dove mettere.

10) Per mantenere solido il rapporto con mio marito ho pianificato degli appuntamenti romantici tra me e lui... serate in cui usciamo soli oppure "appuntamenti in casa" e giochi di coppia da fare quando i bambini dormono (entro le 21 sono a letto e a noi resta tutta la serata da passare in tranquillita' e romanticismo)

Ragazzi e' stata dura fare tutto questo ma oggi mentre ero qui al centro della stanza e mi guardavo intorno... vedendo tutto cosi' perfetto e ordinato, i bambini che giocavano silenzioni in un angolo con i loro giochi montessoriani, pensavo: CE L'HO FATTA.

E poi... poi ho aperto gli occhi e sono tornata nel mondo reale.

E il soggiorno era cosi'
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Il muro era cosi'

L’agenda era così…
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I disegni dei bambini qui
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Il frigorifero così
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La cucina così
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Il mio outfit così
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E la mia faccia così :)
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Perche' il segreto per fare tutto... e' non fare tutto!
Per ogni cosa che faccio…ce ne sono altre che non faccio… 

Non è possibile fare TUTTO, se faccio una cosa, in quel momento rinuncio a farne un’altra…

Ho delle priorità, come ad esempio giocare, stare con i bambini, studiare (le cose più disparate) inventare e creare… Mentre non ci sono tra le mie priorità: stirare, pulire le fughe delle mattonelle, fare sport, riordinare o fermarmi a chiacchierare con mamme e maestre, guardare il tg, andare dall’estetista e dal parrucchiere.

Stamattina ad esempio non ho nemmeno rifatto il letto.

Mi piacerebbe riuscire a pianificare di piu' e a volte ci provo anche (l'agenda l'ho comprata davvero!) ma spesso i  miei "planning" sono piu' incasinati del casino che dovrebbero aiutarmi a risolvere... cosi trovo una parte delle cose scritta nella wishlist, un'altra parte sul calendario in cucina, un'altra sulle App del cellullare, un'altra su post-it, agenda e la maggior parte in testa in attesa di ricordarmi di scriverle da qualche parte. Percio' alla fine finisce che faccio solo quello che mi ricordo... che in genere corrisponde alle cose che reputo piu' importanti per me e il resto... prima o poi mi verra' in mente e lo faro' super di corsa all'ultimo minuto!

supermercato cdm

Di solito per una cosa che faccio ce ne sono 5 che dovrei/vorrei fare e non faccio…o che abbandono…ma cerco di portare a termine quelle che ritengo più importanti in quel momento.

Altro “segreto”: vado a letto tardissimo (tipo alle 3) perciò dormo pochissimo e uso le ore notturne per le cose più disparate!

Solo che credo di essere una delle poche persone al mondo a non ritenere il dormire una priorità quindi non è una cosa che consiglierei agli altri di imitare, comunque per me è tutto tempo guadagnato quindi continuerò a fare così finché reggerò i ritmi. 

Ovviamente non dormo il pomeriggio, mai fatto.

Bello il decluttering, bello il minimal... tutto bellissimo... prima o poi ci arrivero' anche io. Per ora gli armadi sono un casino, i cassetti sono un casino, i contenitori sono un casino e le etichette non esistono.


Mi piace preparare cibi fatti in casa! Pizza, pane, pasta all'uovo, merende per i bambini, sughi, sofficini fatti in casa e altro... a volte lo faccio, altre volte invece inforno una pizza surgelata e siamo tutti contenti lo stesso!

Non ho aiuti esterni ma,,,, il marito, come e quando puo', aiuta!



basta domeniche copia
Cerchiamo di ridurre al minimo scene come questa :D


Qualsiasi elettrodomestico che possa alleggerirmi il lavoro e che possa permettermi di comprare lo compro e lo uso. L'asciugatrice e' la mia migliore amica, grazie a lei e alla forza di gravita' sui panni piegati riesco ad evere i vestiti stirati senza stirare. E mi faccio strabastare quel QUASI.

Ci sono davvero giorni in cui la casa è completamente pulita, ordinata, le ceste dei panni sporchi vuote, il frigo pieno e organizzato e io mi sono tolta il pigiama prima delle 11...
Poi ci sono giorni (la maggior parte) in cui decido di passare il pomeriggio a pasticciare con i bambini, a scrivere e disegnare storie, a svaccarmi sul divano abbracciata al marito a guardarci una serie tv mentre i bambini corrono in giro per la stanza e vanno a sdraiarsi nella cuccia del cane.

La sera difficilmente riesco a metterli a letto prima di mezzanotte… e magari un’oretta la passiamo a rotolarci nel lettone o a giocare e rilassarci con il nintendo ds o il tablet senza star lì a farmi tante pippe mentali.

nintendo ds


Insomma... non c'e' un segreto per rendere le cose facili (sono sempre in movimento, fisicamente e mentalmente) ne e' vero che trovo il tempo per fare tutto... o almeno non tutto insieme!
Ma un segreto vero c'e' ed e' quello che dico sempre: non prendere la vita (ne' noi stessi) troppo sul serio.

Non crearsi problemi e doveri che in realtà non esistono.

Affrontare le cose con leggerezza (che non significa superficialità) e soprattutto cercando spunti per divertirsi ogni volta che possiamo e in ogni cosa che facciamo!

Fregarsene delle pressioni della società e di chi ci sta intorno e ci vorrebbe perfette.

Non saremo perfette, non saremo supermamme, non saremo super organizzate... ma saremo libere, felici e con noi anche i nostri bambini!


* POST tratto dal Blog www.cosedamamme.it

Complimenti Silvia! :)


5 mar 2015

Meno sindrome di Wonder Woman, per favore!

Il ruolo della mamma oggi è molto diverso da quello che ricoprivano in passato le nostre di mamme? Cosa ne pensate? Nel mio caso, vedo differenze e similitudini.
Probabilmente ciò che è cambiato è il ruolo della donna nel mercato del lavoro e la sua maggiore responsabilità nel bilancio familiare. Forse è per questo che spesso affermiamo di essere molto stanche, stressate e quasi sempre ci sentiamo delle fallite per non aver dato l’attenzione desiderata  ai nostri piccoli. Il senso di colpa ci invade... Ma non abbiamo bisogno di fare tutto, e cio’ che facciamo non ha bisogno di essere perfetto!



Così in questa festa della donna che sta per arrivare, vi invito a fare una riflessione sulle vostre reali esigenze. Vi invito a liberarvi dal modello di Wonder Woman che spesso la società ci impone. Rilassiamoci!
Alcuni suggerimenti:
- Lascia i piatti sporchi ogni tanto e fai un' attivita' che ti renda davvero felice. Un film col marito? Leggere una fiaba con il pargoletto? Un bagno caldo di 20 minuti?
- Scegli qualcosa di speciale e mettilo tra le priorità della tua vita. Io l'ho fatto! Mi piace imparare nuove lingue e mi sono iscritta ad un corso online.
- Impara a dire di no! No al boss, no al marito, no al bambino. Non sovraccaricarti, prendi in considerazione suggerimenti, alternative, negoziazioni.  Delega! Pensa anche a te.
- Credi in te stessa. Si può fare qualcosa di nuovo, anche cose che non avresti mai immaginato di fare. Non porre limiti alla tua vita per paura o insicurezza. Lasciati andare, sperimenta nuove avventure, nuove opportunità di lavoro e nuove attivita’ con i figli.
- Ritrova la tua curiosità infantile. Specchiati nel tuo bambino. Osserva come si incanta con cose semplici come una farfalla. Perché smettere di essere così? La curiosità porta a nuove esperienze e scoperte.
- Ammetti che non sei perfetta. E chi lo e’?  Se non sei riuscita a fare tutto oppure non hai ottenuto i risultati sperati, volta pagina e vai avanti, domani avrai un nuovo giorno per rimediare.

Che altro inseriresti in questa lista? Anche tu, come me, vieni spesso colpita dalla "Sindrome di Wonder Woman "?

Felice festa della donna! 

27 feb 2015

Come si organizza un menu settimanale?

Io non ho decisamente fantasia in cucina. Pero' vorrei variare per non ritrovarmi ad offrire a Lorenzo sempre le stesse cose. Avendo superato i 18 mesi a tavola spesso e volentieri vuole mangiare le stesse cose che mangiamo noi, cosi' ho pensato di fare una sorta di menu settimanale. In questo modo potro' continuare a garantire un'alimentazione sana ed equilibrata sia a lui che a noi.
Navigando nel web sono capitata per caso nel sito della COOP e ho trovato un articolo interessante sul fabbisogno nutrizionale dei bambini. Mi e' piaciuta sopratutto questa immagine che descrive la piramide alimentare giornaliera da 0 a 3 anni.





Non essendo una nutrizionista mi sono basata sulle indicazioni del mio pediatra e su vari articoli che ho letto qua e la. 
- Latte e latticini: almeno 2 porzioni giornaliere. Lorenzo tra latte, yogurth e formaggi ne consuma sempre piu' di due.
- Frutta e verdura: la frutta cerco di darla a merenda e sempre lontana dai pasti mentre la verdura a volte e' inserita come contorno insieme al secondo, altre volte la mescolo con la pasta o il riso mentre la sera spesso e volentieri preparo una bella zuppa.
- Carboidrati: A pranzo c'e' sempre la pasta o il riso mentre la sera ne metto solo un po' quando preparo la zuppa di legumi o il minestrone.

Durante la settimana cerco di proporre:
- la carne rossa 2 volte 
- la carne bianca bianca 2 volte 
- i legumi 3 volte 
- il pesce 2 volte 
- i formaggi 2 volte 
- le uova 1volta 
- gli affettati 1 volta
- la pizza 1 volta (piatto unico)

E voi? come vi siete organizzate? Avete ricevuto consigli diversi dai vostri pediatri?

25 feb 2015

Bambini che mordono!

Per alcuni compare intorno ai 18 mesi, per altri intorno ai 2 anni. Si tratta di una fase antipatica che potremmo chiamare "fase del morso". Il bimbo inizia a sperimentare le prime relazioni sociali, vivendo un'interazione con gli altri mai avuta in precedenza. Egli non e' un piccolo adulto e non possiede ancora una buona padronanza del linguaggio. La frustrazione provocata da un divieto o dalla mancata soddisfazione di un suo bisogno sfocia pertanto in un bel morso.
Non etichettiamolo subito come violento, evitiamo anche di rimproverarlo eccessivamente... Cerchiamo invece di fargli capire che questo atteggiamento ci rende tristi. Il morso, la spinta, la tirata di capelli non sono altro che tentativi di manifestare emozioni che il piccolo sta imparando a conoscere. Il sentimento della rabbia e' cosi forte per lui da portarlo a compiere azioni violente. Rientra tutto nella norma!

Come possiamo intervenire nel modo giusto?
- bloccandolo immediatamente
- dicendo "no, non si fa!" in modo deciso, tenendolo fermo e guardandolo negli occhi
- facendogli capire che siamo arrabbiati con lui
- evitando di mordicchiarlo anche solo per gioco
- facendogli vedere il segno del morso, dicendogli che ci ha fatto male e siamo tristi
- evitando schiaffi e sculacciate

Come tutte le fasi anche questa del morso si domostrera' passeggera ed intervenendo nel modo corretto scomparira' nel giro di poche settimane.

19 feb 2015

Peppa Pig e' diseducativa?

Mio figlio ADORA Peppa Pig! Rimane completamente ipnotizzato davanti allo schermo quando c'e' la porcellina e la sua allegra famiglia. Io non lo amo particolarmente ma e' l'unico cartone di cui trovo parecchie puntate in inglese su YouTube. Guardiamo ogni giorno qualche episodio insieme nella speranza di non dimenticare il poco inglese imparato in 3 anni di vita nella terra della Regina e nel tentativo che Lorenzo familiarizzi con i suoni della lingua anglofona.

Detto questo, da un po' di tempo leggo qua e la commenti negativi su questa simpatica famigliola. La presenza di rutti, grugniti, salti nel fango e sopratutto il poco rispetto per la figura di papa' Pig (chiamato spesso sciocchino) fa di questo cartone un programma poco educativo secondo molti. Ammetto che Peppa spesso e volentieri si rivela saccente, prepotente e arrogante, scredita il padre denominandolo pasticcione, lui d'altro canto e' un ciccione senza un minimo di autorevolezza. Il fratellino George a 2 anni sa dire solo e continuamente "dinosauro". Tutti appaiono troppo buonisti e sorridenti. Una sorta di famiglia del Mulino Bianco in versione porcellesca! L'assenza di regole inoltre non gioca a loro favore. Sembra che ogni marachella possa risolversi con una risata e due salti nel fango. E i bambini, si sa, tendono ad identificarsi molto con i personaggi dei cartoni animati...

Sara' tutto vero oppure stiamo esagerando? Per quanto mi riguarda sono cresciuta guardando Lupin (che era un ladro!), Lady Oscar (una donna cresciuta come un uomo), Candy Candy (una tragedia dopo l'altra!), Georgie (se ne potrebbero dire di tutti i colori...) e Occhi di gatto (tre ladre) e non credo mi abbiano "diseducato", ne mi sono mai immedesimanta in loro. Forse siamo noi adulti che vediamo sempre e solo gli aspetti negativi delle cose perche' abbiamo perso la capicita' di leggere il mondo attraverso gli occhi un bambino. Riflettiamoci su.
Peppa in fondo ha due genitori che si prendono cura di lei e del fratellino, presenti e disponibili, attenti ai bisogni dei figli. Mamma e papa' Pig passano molto tempo con i piccoli, li coinvolgono in varie attivita', partecipano ai loro giochi, spiegano tutto con una pazienza infinita, combinano un sacco di pasticci che finiscono sempre in sonore risate. Anche i nonni risultano essere molto simpatici e giocherelloni con i nipotini. Un inno all'ottimismo e all'imperfezione insomma, una famiglia che tutti i bambini desiderano, amichetti simpatici e tutti diversi, una maestra gentile e attenta.




Gli episodi sono corti, la voce fuori campo spiega con chiarezza e semplicita' quello che sta accadendo, la grafica e' lineare e bidimensionale, la sigla riconoscibile a miglia di distanza, gli episodi finiscono sempre in grosse risate. Ecco perche' ai bimbi piccoli piace tanto questo cartone. Personalmente rimpiango molto la Pimpa, l'Ape Maya, Pippi Calzelunghe e Heidi, ma quelli erano altri tempi e altri bambini....

17 feb 2015

Muovere il corpo: come incoraggiare un bimbo a gattonare

Dalla nascita fino al completamento di 1 anno i neonati imparano una enorme quantita' di movimenti. Possiamo stimolarli a scoprire cosa puo' fare con il proprio corpo? Certo che si! Mamma e papa' possono aiutarli in questa scoperta cambiando in continuazione il modo di tenerli in braccio ad esempio. Ogni posizione stimola infatti diverse azioni e reazioni. 
Teniamo sempre a mente che il luogo ideale per esplorare il mondo e' il pavimento. Quando il bimbo e' sveglio dovremmo evitare di tenerlo troppo tempo in braccio, nel lettino, nel box o nel passeggino. Il segreto e' cercare di cambiare spesso la posizione del piccolo. Possiamo provare, ad esempio, a metterlo a pancia in giu' sopra un materassino circondato da cuscini. In questo modo potra' rotolare, trascinarsi, gattonare e provare a muovere i primi passi a volonta'! A poco a poco imparera' a tenere il collo fermo e a muovere il busto, le braccia e le gambe. E' attraverso la liberta' di movimento che il neonato scoprira' come orientarsi nello spazio a disposizione e a stare in equilibrio senza correre rischi. 



In media verso i 6 mesi il bimbo impara a sedersi, verso gli 8 a gattonare e verso l'anno a camminare. Gattonare e' forse l'evento piu' importante nello sviluppo fisico (rafforza mani, polsi, gomiti e spalle) e cognitivo (il bimbo si prepara a sviluppare competenze piu' complesse tra cui leggere e scrivere oltre ad aquisire autonomia nello spostarsi com maggiore sicurezza e liberta'). 
Come possiamo stimolare il neonato? 



Per prima cosa lasciamolo a terra in un posto pulito e sicuro. Qui iniziera' la tappa dello strisciare che precede quella del gattonare. Si possono usare tappeti e giocattoli che stuzzichino la sua curiosita' incoraggiandolo a spostarsi. Per aiutarlo a strisciare possiamo anche spingere i suoi piedini.
La seconda cosa da fare e' insegnare al piccolo la postura. Mettiamolo su un cuscino cilindrico o sulla nostra gamba sostenendolo e facendolo scivolare in avanti fino a raggiungere il pavimento. Il bimbo imparera' cosi la posizione giusta.


Non dimentichiamo infine che i bimbi imparano molto per imitazione. Mettiamoci insieme a lui per terra e gattoniamo!! Il piccolo osservera' la nostra postura e i nostri movimenti provando ad imitarci giocosamente.
Parola d'ordine: DIVERTIMENTO!


Educare...


11 feb 2015

25 regole per mamme e figli maschi

Lorenzo ha gia' compiuto 18 mesi e spesso mi fermo a pensare al tipo di adulto che vorrei diventasse... In primis vorrei che riuscisse ad essere una persona felice.  Mi piacerebbe fosse anche onesto, responsabile, sensibile, eclettico, curioso, che sapesse rispettare e farsi rispettare. E' mia profonda convinzione che questo futuro adulto dipenda molto dal tipo di mamma che riusciro' ad essere. Ammetto che spesso e volentieri perdo la pazienza e finisco gridando o litigando col mio piccolo, chi non lo fa? ma la maggior parte del mio tempo lo passo giocando, parlando, ascoltandolo (anche quando sembra parlare in giapponese!), stimolandolo, insegnando ed educando. Il tutto nell'intento che cresca nel migliore dei modi. Staro' facendo le cose nel modo giusto? Pur non esistendo regole che assicurino di riuscire in questo intento, vi sono alcuni consigli che possono di certo aiutarci in questo difficile percorso. Ho trovato alcune idee in un blog in portoghese e vorrei condividerle con voi perche' personalmente le ho trovate meravigliose nella loro semplicita'.


1) Aiutalo ad esprimere cio' che sente. 
Parlare delle emozioni e' importante. I bimbi gridano perche' si sentono frustrati, si nascondo perche' provano vergogna, piangono di paura e mordono di rabbia. E' fondamentale aiutarli a comprendere cosa sta succedendo loro in quei momenti e convincerli che si tratta di emozioni che tutti provano, mamma inclusa!
2) Sii una fan di tuo figlio
Non parlo solo di sport, ma di tutti i campi della vita dei nostri bambini. Mostriamoci sempre entusiste, fiduciose nelle loro capacita', supportiamoli in tutte le loro scelte, siamo orgogliose di loro  e dimostriamolo, anche davanti agli altri. E' bello sapere che c'e' qualcuno che tifa per noi, sempre.
3) Leggi per lui e con lui
Leggere offre i bimbi l'opportunita' di imparare nuove cose, credere in posti immaginari e volare sulle ali della fantasia. 
4) Invitalo a danzare
In tutte le culture del mondo esistono danze, ritmi e musiche. Non importa se il tuo bimbo e' bravo o meno a danzare o cantare, stimolalo a muoversi al ritmo di musica e a canticchiare.


5) Insegnagli come fare una lavatrice
... e come stirare o lavare i piatti. Magari non sara' una attivita' che gradira' fare, ma un giorno gli tornera' utile conoscere queste cose.
6) Offrigli esempi positivi di uomini
Assicurati che abbia esempi di uomini che si sono realizzati nella vita grazie al loro cervello, alla loro determinazione ed integrita' morale. Evitiamo che per lui i supereroi siano solo quelli che usano i muscoli.
7) Offrigli esempi positivi di donne
Gli esempi di donne famose per la loro bellezza non mancheranno sicuramente. Facciamogli conoscere anche donne che spiccano per la loro intelligenza, o per saper scrivere particolarmente bene, per le loro idee rivoluzionarie, per la determinazione, per il coraggio...
8) Sii tu stessa un esempio di donna intelligente, determinata e incorruttibile
9) Insegna le buone maniere
Questo trasforma il mondo in un luogo migliore.
10) Dagli qualcosa in cui credere
Arrivera' il giorno in cui si sentira' solo, impaurito, confuso, nervoso o terribilmente triste e tu non sarai li con lui. Dagli qualcosa a cui credere, a cui possa affidarsi in questi momenti di smarrimento. In questo modo sapra' di non essere mai da solo.
11) Insegnagli l'importanza della gentilezza
Ci sono momenti in cui e' importante essere gentili. Con un bimbo, un animale, con la natura e sopratutto con i sentimenti delle altre persone...
12) Permettigli di sporcare i suoi vestiti
E' inutile arrabbiarsi ogni volta che sporchera' o addirittura' strappera' i suoi vestiti. Fa parte del suo percorso di crescita. Cerca di stare calma e non sprecare le tue energie in questa battaglia persa in partenza.


13) Impara a giocare a calcio
Oppure impara a fare quello che piu' piace a tuo figlio, non importa se si tratta di disegnare leoni o cantare la sua canzone preferita. Sii co-protagonista della sua vita e non semplice spettatrice.
14) Gioca all'aria aperta
Spegni la tv, sconnetti il videogioco, lascia il cellulare in carica e corri fuori col tuo bimbo. Esplora il mondo con lui, osservalo giocare, rispondi alle sue domande. Questi momenti sono realmente magici.
15) Lasciagli assaporare il gusto della sconfitta
Nessuno vince sempre. Perdere non e' divertente ma bisogna imparare ad accettare che fa parte della vita. 
16) Incentivalo ad aiutare gli altri
Non forzarlo, sii un buon esempio di altruismo e spiegagli come e' bello essere solidali con il prossimo.
17) Ricordagli che la costanza nel fare le cose porta alla perfezione
In tutti i campi della vita e' solo esercitandosi con costanza ed impegno che si possono ottenere i risultati sperati. 
18) Rispondi ai mille "perche'?" 
Cerca le risposte che non sai, fagli vedere dove puo' cercare informazioni per risolvere i suoi dubbi. Ponigli tu stessa dei quesiti. Un giorno quando si vergognera' di chiederti una cosa sapra' dove cercare da solo la risposta.
19) Porta sempre con te cerotti e bende.
20) Lascia che il papa' gli insegni come fare le cose
Non cedere alla tentazione di intervenire perche' tu sai come si fa... Permetti al papa' di insegnare le cose a modo suo. 
21) Fagli consumare la sua energia
Un cane, dell'acqua, un prato, un pallone... offri sempre a tuo figlio un mezzo col quale bruciare le sue energie.
22) Costruisci tende e rifugi
I bambini adorano nascondersi in posti magici come una tenda dietro al divano, bastano alcuni cuscini, una coperta o un lenzuolo, una manciata di mollette da bucato ed il gioco e' fatto! Scoprira' che le cose di uso comune possono trasformarsi in qualcosa di speciale.


23) Portalo in posti nuovi
Esplorare luoghi diversi apre la mente ed il cuore, stuzzica la curiosita' e arricchisce di ricordi.
24) Bacialo
Che abbia 2 mesi o 18 anni non importa: bacialo!!! Tu sei la sua mamma e non conta quanto grande sia il tuo bimbo, ne se sia felice o arrabbiato in quel momento, bacialo e dimostragli sempre il tuo affetto.
25) Sii il suo porto sicuro
La mamma rappresenta la casa del proprio bambino. Sempre. Quando impara a camminare fa' alcuni passi e poi torna dalla mamma. Quando impara cose nuove cerca il sorriso di approvazione della mamma. Quando impara a leggere ripete 20 volte lo stesso testo per la mamma (l'unica che ha la pazienza di ascoltarlo per tutte e 20 le volte!). Quando si ammala cerca la mamma. Quando fa una marachella e' la mamma che chiama. Quando ha voglia di piangere e' la mamma che vuole (la sola di fronte alla quale non prova vergogna di farlo neanche a 40 anni!). 
Anche quando crescera', avra' una famiglia tutta sua, una nuova donna entrera' nel suo cuore... tu MAMMA continuerai ad essere SEMPRE un punto fermo nella sua vita. Tienilo a mente e tutto sara' piu' semplice.

(Adattato da Roupasdemenino)

9 feb 2015

Vantaggi e falsi miti nell'essere bilingui

Crescere bambini bilingue non e' difficile, e' solo necessario analizzare la propria situazione familiare e scegliere in base alle caratteristiche riscontrate il metodo che piu' si adatta. Di questo ho gia' parlato in un mio vecchio post (Bambini bilingue? Ecco come).



Oggi voglio sfatare con voi alcuni falsi miti legati al bilinguismo:
1) Il bambino bilingue si sforza piu' degli altri bambini per imparare a parlare. FALSO!
Un bambino bilingue non fa' nessun sforzo a imparare le due lingue, come non fa sforzo ad impararne una. E' scientificamente provato che i bambini possono apprendere fino a 7 lingue diverse prima della puberta'!!

2) E' preferibile aspettare alcuni anni prima di introdurre una seconda lingua. FALSO!
Tra 0 e 3 anni il piccolo assorbe tutti i suoni con cui entra in contatto, ecco perche' e' fondamentale iniziare da subito, evitando pero' di parlare al bimbo in una lingua di cui non si ha la padronanza. Comunicare con lui, ad esempio, in inglese con marcata cadenza italiana gli fara' imparare suoni errati che risulteranno difficilissimi poi da correggere. Per non pregiudicare il bimbo, nel caso il genitore voglia che impari una lingua che il genitore stesso conosce poco o per nulla, e' consigliabile l'uso di risorse esterne. Si potranno far vedere video, ascoltare musiche o far frequentare lezioni tenute da madrelingua. 
La pronuncia di un bimbo esposto ad una lingua sin da piccolo sara' piu' vicina a quella delle persone native. Egli creera' inoltre una "intuizione linguistica" ovvero capitera' che a volte pur non conoscendo le parole riuscira' ad indovinarle per intuizione.

3) I bambini bilingue parlano piu' tardi degli altri. FALSO!
Sbagliatissimo attribuire il fatto che il bimbo non parli, parli tardi o parli male per colpa del bilinguismo. Ogni bambino parla seguendo i propri ritmi e tempi (a meno che non ci siano altri problemi).

4) I bambini bilingue confondono le parole perche' sono loro ad essere confusi. FALSO!
Puo' capitare che i bimbi bilingue mixino le due lingue, questo fenomeno si chiama "code-mixing" ed e' usuale, normale e sopratutto passeggero. Questo fenomeno fa parte del processo di acquisizione delle lingue, non significa che il bambino sia confuso!!!
Una regola importamte e' non passare da una lingua all'altra quando ci sembrera' che il  bambino non capisca. Facendo cosi' rischiamo di confonderlo noi e non di aiutarlo!

Vogliamo invece parlare dei vantaggi che comporta apprendere piu' lingue fin da piccoli? I bambini bilingui hanno migliori capacita' di controllo esecutivo, maggiore capacita' di attenzione, di distinguere tra task differenti, di gestire le distrazioni. Il bilinguismo precoce e' inoltre correlato ad una minore incidenza di demenza senile. Vantaggi dal punto di vista cognitivo che durano per tutta la vita! Essere bilingui e' avere una marcia in piu', due lingue non creano confusione, arricchiscono.


3 feb 2015

15 motivi per cui ai bambini piace leggere!


Dritte per allenare l'intelligenza dei bambini

Educare e prendersi cura di un figlio significa fornirgli il massimo di autonomia. Solo in questo modo si rendera' il bambino sicuro di se, aumentera' la sua autostima e potra' porre le basi per ottenere buoni risultati sia nel mondo scolastico che in quello lavorativo. 
Secondo Jacqueline Bickel, coautrice del libro "Come educare i figli presto e bene" dietro alle attivita' pratiche che un bimbo dovrebbe imparare a svolgere autonomamente si nascondono abilita' e intelligenze. Ecco quali:
1) Intelligenza linguistica. Per aiutare il bambo a parlare oltre a dialogare spesso con lui, e' molto utile commentare quello che sta facendo. In questo modo si legano le parole e la costruzione di una frase ai pensieri (ancora astratti) del bimbo
2) Immagine di se e autostima. La prima autonomia da insegnare e' quella di mangiare da solo. Si parte durante lo svezzamento permettendogli di portare alla bocca piccoli bocconcini di cibo, per poi passare all'uso delle posate e del bicchiere. Queste attivita' sviluppano anche la manualita'.
3) Prerequisito dell'ordine logico. Abituarlo a mettere in ordine i giochi fin da subito, ad avere cura delle sue cose e a tenere in ordine lo aiutera' quando andra' a scuola a mettere ordine tra le conoscenze, facilitando la capacita' di studiare.
4) Capacita' di contare e classificare. Collaborare nell'apparecchiare la tavola (chiedendogli di mettere un piatto per la mamma, uno per il papa'... svuotando insieme la lavastoviglie e riponendo le posate nei cassetti...) sviluppera' le sue abilita' logico-matematiche.
5) Prescrittura. Per fargli esercitare l'uso del braccio intero e non solo delle dita diamo al bambinio scopa e rastrello. Spazzare per terra o rastrellare le foglie coinvolgera' tutta la muscolatura del braccio aiutandolo a prevenire problemi di grafia illegibile o disgrafia.
6) Intelligenza musicale. Saltare la corda, far rimbalzare la palla al muro, il gioco della campana, l'abitudine alle conte con canzoncine e filastrocche sono esempi di giochi da cortile che sviluppano le attivita' ritmiche.
7) Intelligenza emotiva. Il genitore deve educare il bambino ad esprimere le proprie emozioni, siano esse positive o negative. In  particolar modo, verbalizzando le emozioni negative quali paura, collera, tristezza, i bimbi sapranno contenere comportamenti violenti e impulsivi.



Ho trovato questo testo estremamente interessante. Personalmente sono costantemente alla ricerca di giochi e attivita' che stimolino l'intelligenza di mio figlio e non ho mai collegato attivita' semplici quali apparecchiare la tavola, spazzare il pavimento o ancora lanciare una palla al muro ad abilita' specifiche. Un altro libro da aggiungere sicuramente alla mia biblioteca!!

29 gen 2015

E se provassimo con un massaggio?

Diciamocelo, cosa c'e' di piu' rilassante di un bel massaggio a fine giornata? Quando io e mio marito eravamo fidanzati lo viziavo con interminabili massaggi che andavano dalla punta delle dita dei piedi alla nuca. Tornava a casa stanco e stressato dopo una giornata di lavoro e diceva di rinascere grazie a quei momenti di totale relax. 
Ora immaginiamo i nostri piccoli che improvvisamente passano da un ambiente caldo, accogliente, dai suoni ovattati come la pancia della mamma ad un mondo pieno di luci, suoni, odori, figure che si muovono velocemente intorno a loro... Un vero e proprio trauma! Perche' allora non provare a tranquillizzarli e a coccolarli con un dolce massaggio? 
Il contatto fisico tra mamma e neonato rassicura il piccolo, lo aiuta a rilassarsi,  a dormire piu' in fretta e piu' a lungo, migliora la circolazione sanguigna, previene stitichezza, diarrea, coliche gassose, insonnia e irritabilita'. Un vero toccasana!



E' bene procedere a massaggiare il bimbo quando e' a stomaco vuoto, prestando attenzione alla temperatura dell'ambiente (e delle nostre mani!) ed evitando pressioni sulla colonna vertebrale e sulla testa (zone estremamente sensibili). Cerchiamo di concentrarci su quello che stiamo facendo, usiamo gesti, sguardi e parole per comunicare tutto il nostro amore, trasformando questo momento in uno spazio quotidiano di intimita' con il nostro fagottino. 
Possiamo iniziare a praticare il massaggio neonatale fin dal primo mese di vita, trasformando i nostri movimenti col passare del tempo. Per un neonato l'ideale sono tocchi lievi e superficiali, carezze delicate compiute sfiorando la pelle con le dita, mentre per un bimbo che ha superato l'anno si puo' iniziare a "disegnare" coi polpastrelli sulla sua schiena e sulla pancia rendendo questa attivita' un gioco divertente. Dopo i 3 anni sara' il bimbo a dirci cosa gli piace, possiamo provare il movimento "dell'impasto" nella schiena, quello del "rastrello" facendo scorrere le dita dalle spalle verso i glutei, il "picchiettio" sulle spalle etc...
Cerchiamo di usare oli naturali che non provochino reazioni allergiche e dopo aver compiuto un massaggio della durata di 15/30 minuti facciamo un bel bagno caldo al nostro piccolino. Il relax e' assicurato, alcune mamme sostengono che neonati di 4/5 mesi dormivano fino a 12 ore la notte dopo essere stati massaggiati la sera prima della pappa... mito o realta'? Provare non costa nulla, fatemi sapere se realmente funziona con i vostri monelli!

28 gen 2015

Cosa fare se un bambino batte la testa

Non conosco i vostri figli ma se tutti fossero vivaci e monelli come il mio ci sarebbero parecchie mamme interessate all'argomento del post di oggi. Lorenzo corre sempre e cade spesso, batte la testa in avanti, all'indietro, di lato... chi piu' ne ha, piu' ne metta! Mi sono quindi dovuta informare a riguardo, per poter capire come comportarmi e quando preoccuparmi. 
Le botte in testa spaventano parecchio i genitori, ma nella maggior parte dei casi fortunatamente tutto si risolve con poche cure domestiche. Per far sgonfiare il bernoccolo e' utile applicare del ghiaccio (o dei surgelati) avvolto in un panno. In caso di ferita sanguinante e' sufficiente lavarla con acqua corrente e passare una garza imbevuta di disinfettante. Se l'emorragia non si arresta bastera' comprimere la zona per circa 10 minuti ed applicare un cerottino che eviti l'insorgere di infezioni. 
Le ossa del cranio dei piccoli sono molto robuste ed elastiche mentre la cute del cuoio capelluto e' ricca di vasi sanguigni (per questo il sanguinamento e' cosi abbondante) e di terminazioni nervose (che provocano dolore e si gonfiano). 
In caso la ferita sembri molto profonda e' bene recarsi al pronto soccorso per applicare qualche punto di sutura.



Segnali da non sottovalutare per scongiurare una commozione celebrale:
- forte ma di testa
- nausea o vomito
- convulsioni
- perdita di sangue dall'orecchio o dal naso
- forte dolore al collo
- comportamenti anomali del bambino (si muove in modo confuso, avverte debolezza al braccio o alla gamba, piange o si agita piu' del solito...)

Anche nel caso il bimbo riprenda a giocare e sembri tutto a posto e' bene osservarlo nelle 24 ore successive, sopratutto nel caso dorma dopo poco tempo dalla caduta. Il piccolo puo' essere lasciato dormire ma sara' bene svegliarlo ogni 3 ore circa per controllare che sia tutto a posto.
Naturalmente spettera' a noi genitori valutare la gravita' del caso, considerando l'altezza da cui il bimbo e' caduto e la zona della testa in cui ha battuto (la parte piu' delicata e' al nuca ovvero la parte posteriore della testa subito sopra il collo).